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Arti Marziali, Kung-Fu, SANDA (Sanshou), Taiji Quan, Difesa Personale, Personal Training.
Il SANDA
Il Sanda: storia, significato e pratica del combattimento libero cinese
- Significato dei termini Sanda e Sanshou
- Origini antiche del combattimento libero
- Dal Sanshou al Sanda moderno
- Caratteristiche del combattimento di Sanda
- Allenamento e preparazione atletica
- Sanda e altre discipline da combattimento
- Il Sanda nelle competizioni internazionali
- Benefici della pratica del Sanda
Il Sanda (散打), conosciuto anche come Sanshou (散手), è la disciplina di combattimento libero delle arti marziali cinesi. Integra colpi di pugno, calci e proiezioni in un sistema regolamentato, ma conserva profonde radici nella storia del Wushu. Nato come metodo di addestramento e sopravvivenza, oggi è praticato come sport da combattimento moderno e spettacolare, diffuso a livello internazionale.
Significato dei termini: Sanda e Sanshou
I due termini sono considerati sinonimi, ma con significati diversi a seconda del contesto. San (散) significa “disperdere, diffondere”, mentre Da (打) significa “colpire, percuotere”. L’unione dà origine a Sanda, cioè “combattimento libero”.
Sanshou (散手) può essere tradotto come “mano libera” ed è il termine più antico, usato per indicare genericamente ogni tipo di lotta a mani nude. Sanda, invece, si è affermato in epoca moderna come denominazione sportiva ufficiale. Dal 1979 è entrato nei regolamenti del Wushu, sancendo la nascita del Sanda agonistico contemporaneo.
Origini antiche del combattimento libero
Le radici del Sanda risalgono a pratiche antiche documentate nei testi cinesi. Alcuni esempi:
- Xiangbo (相搏): lotta che utilizzava anche colpi;
- Shoubo (手搏): combattimento a mani nude molto diffuso durante la dinastia Han;
- Jiaodi (角觝): forma di lotta tradizionale legata a competizioni popolari;
- Chunqiu Jiaoshi (春秋角试): “gare marziali” delle Primavere e Autunni (720–221 a.C.);
- Leitai (擂台): termine nato durante la dinastia Yuan per indicare il ring sopraelevato usato nei duelli.
Queste forme di combattimento si diffusero sia come strumenti di sopravvivenza sia come intrattenimento nei palazzi nobiliari. Durante la dinastia Ming, il generale Qi Jiguang sottolineava l’utilità delle arti a mano nuda soprattutto come metodo di allenamento fisico per i soldati, piuttosto che come arma bellica vera e propria.
Nel corso dei secoli, il combattimento libero passò da strumento di guerra a spettacolo regolamentato, mantenendo sempre un ruolo centrale nella cultura cinese.
Dal Sanshou al Sanda moderno
Il Sanda moderno è il risultato di un lungo processo di codificazione. Nel XX secolo, con la volontà di preservare e rinnovare il patrimonio marziale, furono sistematizzate regole, tecniche e modalità di allenamento. Il testo Zhongguo Sanshou, redatto da maestri come Zhang Shan e Wu Bin, identificò chiaramente Sanshou e Sanda, collegando le antiche pratiche con la disciplina sportiva contemporanea.
A partire dagli anni ’80, il Sanda fu inserito nelle competizioni ufficiali di Wushu in Cina. Negli anni ’90 si diffuse a livello internazionale, trovando spazio in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente. Alcuni corpi militari lo adottarono come metodo di addestramento per la sua efficacia pratica.
Caratteristiche del combattimento di Sanda
Il Sanda moderno si svolge su una pedana rialzata chiamata leitai. Gli atleti indossano caschetto, corpetto, guantoni, paradenti e conchiglia. In alcuni regolamenti sono previsti anche i paratibie.
Tecniche consentite
- Pugni (diretti, ganci, montanti);
- Calci (frontali, circolari, laterali, girati, saltati);
- Proiezioni e sbilanciamenti a terra;
- Uscita dal ring (si può vincere spingendo l’avversario fuori dal leitai).
Tecniche vietate
- Colpi con gomiti e ginocchia;
- Leve articolari e strangolamenti;
- Colpi alla nuca, alla colonna vertebrale e ai genitali.
Il corpo a corpo è consentito solo per tre secondi: se entro questo tempo non avviene una proiezione o una separazione spontanea, l’arbitro interrompe l’azione. Questa regola rende il combattimento rapido e spettacolare.
Allenamento e preparazione atletica
L’allenamento del Sanda è tra i più completi nel panorama delle arti marziali. Comprende:
- Preparazione fisica: sviluppo di resistenza, forza esplosiva, agilità e velocità;
- Apprendimento tecnico: studio di colpi, combinazioni, proiezioni e difese;
- Allenamento tattico: esercizi situazionali, gestione del ritmo e del ring;
- Sparring progressivo: incontri a intensità crescente per affinare strategia e controllo emotivo.
Il praticante impara a controllare il ritmo, alternare attacchi rapidi e pause strategiche, usare il footwork per mantenere la distanza e sfruttare le proiezioni per sorprendere l’avversario.
Sanda e altre discipline da combattimento
Il Sanda viene spesso paragonato ad altri sport da combattimento:
- Rispetto al Kickboxing, integra anche le proiezioni oltre a pugni e calci.
- Rispetto alla Muay Thai, non ammette gomiti e ginocchia ma guadagna in varietà con prese e sbilanciamenti.
- In relazione alle MMA, rappresenta un eccellente sistema di striking con proiezioni, facilmente integrabile con il grappling.
Il Sanda nelle competizioni internazionali
Oggi il Sanda è parte integrante delle competizioni di Wushu regolate dalla International Wushu Federation (IWUF). Le gare sono suddivise per categorie di peso e seguono regolamenti uniformati. Esistono anche tornei professionistici, soprattutto in Cina, Medio Oriente e Stati dell’ex Unione Sovietica, che hanno dato vita a campioni di fama internazionale.
Il Sanda ha guadagnato popolarità anche grazie alla sua spettacolarità e al fatto che offre uno dei sistemi più completi di striking sportivo. In alcune nazioni è diventato disciplina autonoma, organizzata da federazioni nazionali.
Benefici della pratica del Sanda
Oltre al valore agonistico, il Sanda offre importanti benefici:
- Fisici: potenziamento muscolare, aumento della resistenza, coordinazione e velocità;
- Mentali: disciplina, resilienza, autocontrollo e gestione dello stress;
- Pratici: sviluppo di abilità di autodifesa applicabili a contesti reali;
- Culturali: connessione con la tradizione del Wushu e con le arti marziali cinesi.
Il Sanda rappresenta quindi un ponte tra tradizione e modernità, unendo antiche pratiche marziali a un regolamento sportivo dinamico e accessibile. La sua crescita a livello mondiale testimonia la sua efficacia e la sua capacità di adattarsi ai tempi, restando fedele alle radici culturali cinesi.
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